Monday, January 29, 2007

Hell Week

La chiamano "hell week", e il nome se lo merita tutto. E' la settimana - ma per chi vuole lavorare in Europa può anche durarne due - dei colloqui per trovare la summer internship in investment banking, e per Columbia è la seconda di gennaio. Considerando che la Business School è come un gigantesco ufficio di collocamento, che ci si è preparati per mesi per arrivare pronti a questo appuntamento e che l'internship è fondamentale per tutti quelli che vogliono cambiare carriera, è facile immaginare quanta tensione si respiri.

Io sono contentissimo perchè ho ottenuto l'internship che volevo, e quindi trascorrerò 10 settimane quest'estate lavorando a Londra per una banca d'affari americana. Poi se va bene - e qui faccio gli scongiuri - mi dovrebbero confermare, il che vuol dire che torno a New York per un anno a finire il master e poi a settembre 2008 vado a lavorare in quella banca a Londra. Cmq manca un sacco di tempo, e chissà quante cose possono accadere nel frattempo.

Come ogni cosa qui, anche la hell week è strutturata alla perfezione.
Da lunedì a mercoledì ci sono i first round, tutti on campus, cioè il primo giro di colloqui con quelle banche che hanno "accettato" di intervistarti. Il problema è che sono fittissimi - mercoledì mattina ne avevo quattro - e che oltre ad una parte comune (domande sulle tue precedenti esperienze lavorative, sul perchè vuoi fare investment banking, e domande tecniche), ce n'è una specifica. Cioè per ogni banca devi aver pronta una serie di risposte, da "perchè vuoi lavorare proprio per noi" a "quali affari abbiamo chiuso recentemente" a "quanto è quotata la nostra azione" e così via. Quindi ogni volta devi farti uno specie di autolavaggio del cervello, convincerti che quella banca è perfetta per te così sei più motivato e cercare di farti tornare in mente tutte le cose che hai studiato su di loro!
Entro mercoledì sera ti fanno sapere se sei stato ammesso al secondo round, e qui cominciano le segate - come le interviste, anche le segate possono essere a raffica: "ci sei piaciuto ma non abbastanza, non eri molto sicuro, hai carenze tecniche, c'erano altre persone molto valide, etc". Ce n'è un bel campionario, e qualcuno si è anche sentito dire cose del tipo "non sei abbastanza speciale" o "meglio se cerchi in un altro settore".
Il secondo round, per chi ci arriva, si svolge giovedì e venerdì nelle sedi delle banche, il che significa correre da una parte all'altra nel traffico di Manhattan sperando di non arrivare in ritardo! Per semplificare la settimana, e diminuirne lo stress, praticamente ogni sera c'è una cena o un cocktail "di lavoro"...
Venerdì alle 17 - prima, per una regola di Columbia, gli studenti non possono ricevere offerte - comincia l'attesa, e tutti aspettano che il cellulare squilli. Così c'è chi festeggia perchè è stato chiamato subito, chi viene chiamato alle 23.30 (giuro!), chi aspetta per giorni, e chi vive attimi di terrore, che magari sono più di attimi, visto che parecchie persone alla fine non hanno ricevuto offerte. Questi adesso devono cercare un'altra internship, magari in consulenza, o in qualche altro settore, dopo che si sono fatti un mazzo così per mesi per entrare in banking. Non li invidio proprio, poveri, immagino quanto frustrante sia. Da una mail di un mio compagno di cluster: "it was the hardest blow I received in all my life. BANG, BANG, BANG, BANG, BANG, BANG, and BOOM – knockout!"

Per chi vuole lavorare a Londra non è ancora finita, perchè i secondi round sono anche il sabato e pure la settimana successiva. Cmq, io ho avuto la prima offerta martedì, poi sono stato a Londra per un altro colloquio per un paio di giorni, ma ero ormai praticamente già in vacanza. Sono contento che sia passata, contentissimo di avere le mie offerte e di essermele sudate, e adesso me la godo per bene fino a giugno. Ho ripreso i corsi, senza troppe motivazioni per studiare, e molte invece per vivere New York. E direi che ho già iniziato...

A presto

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